Pillole di consulenza di carriera,  Vita

Ageing – conflitti intergenerazionali, in azienda ma non solo

Sarà che sono fresca di compleanno, sarà che trascorrere tempo nei luoghi dell’infanzia relativizza molto la tua età.
Sarà che spesso lavoro con clienti più vecchi di me e una battuta sull’età arriva quasi sempre.
Sarà che la questione anagrafica è complessa e analizzabile da varie prospettive.

Vi è una componente data, che non riguarda solo la data di nascita ma anche la composizione del nucleo familiare e il ruolo che ci viene attribuito dagli altri componenti.

Primogeniti, secondogeniti, il piccolo della famiglia, il fratello maggiore responsabile.
In qualche modo questi ruoli rimangono anche nel contesto lavorativo.

Nella percezione che abbiamo di noi stessi.
Nei pregiudizi che in qualche modo si vengono a creare.
Nei conflitti intergenerazionali che caratterizzano le aziende quanto le famiglie.
Personalmente mi sento più solida e riconosciuta in ambito professionale che non in quello famigliare.

Sarà perché sono la secondogenita.
Sarà perché ho una sorella ingombrante (due lauree,una carriera lineare notevole).
Quanto è difficile disaffrancarsi dalle etichette che ci vengono assegnate ma che non ci appartengono più?

Ricordo un collega che un giorno mi disse “once a stagista, always a stagista”.
E cioè, quando entri in azienda da stagista, un pó lo rimani per sempre.
Guadagnarsi un riconoscimento e una credibilità al di là del dato anagrafico.
Fare percorsi di carriera disallineati dagli scatti di anzianità ma ottenuti o non ottenuti a prescindere.

Ageing.

Una forma di mobbing, di discriminazione in Italia ancora pesante, sul lavoro ma non solo.
Un’opportunità, se la vediamo dal punto di vista della commistione, del mentoring e del reverse mentoring.