
La felicità non interessa a nessuno?
La felicità non è narrativa.
Questa é stata una delle primissime frasi pronunciate dalla bravissima Iaia Caputo al Master di scrittura autobiografica che ho iniziato nel weekend alla Scuola Holden.
Ma io parlo di talento e felicità, ho pensato.
Ho quindi sbagliato strategia?
Forse sí.
Ma forse anche no, se consideriamo che la felicità é strettamente collegata al dolore.
La felicità non è assoluta, non é eterna, non é un punto di arrivo.
Non é costante. Ma é la costante della ricerca di chi si impegna a metterla al centro.
La felicità é una scelta, una scelta faticosa.
É un lavoro, un processo.
É un'alternativa, a volte l'unica possibile, al dolore.
É una conseguenza, non sempre logica o naturale, alla sofferenza.
A volte può essere più facile rimanere infelici che costruire la propria felicità, probabilmente a discapito di altro.
E tu, hai il coraggio di essere felice?

